Arizona Tribune - Partenope di Morricone, prima d'artista firmata Beecroft

Partenope di Morricone, prima d'artista firmata Beecroft
Partenope di Morricone, prima d'artista firmata Beecroft

Partenope di Morricone, prima d'artista firmata Beecroft

Per Napoli 2500 debutto assoluto al San Carlo, voci di Pratt e Agresta

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(di Francesca De Lucia) Celeste e terrestre, antica e più che mai contemporanea, nello sfarzo del San Carlo sulla scena uomini e donne presi dalla strada: è Partenope, unica opera 'da camera' di Ennio Morricone con la regia di Vanessa Beecroft, 'doppia' anche nelle voci di Jessica Pratt e Maria Agresta. Mai eseguita per trent'anni, Partenope sembrava attendesse l'occasione giusta ed è arrivata: il compleanno 2500 di Napoli che alla vigilia delle date ufficiali (12 e 14 dicembre), domani apre il Massimo gratuitamente alla città con una 'generale' davvero prima della prima. Con tanti napoletani nei giorni scorsi in fila per ritirare il biglietto e sold out in poche ore. Soddisfatta Laura Valente, direttrice artistica delle celebrazioni del Comune per Napoli 2500: "Aprire il San Carlo alla città non è stato, e non è, un gesto formale: è il cuore stesso delle celebrazioni Napoli 2500. Dopo l'omaggio a Eduardo De Filippo, offrire un'anteprima gratuita anche per Partenope ribadisce questo principio. Morricone immaginò quest'opera per Napoli: scoprirla e conoscerla insieme a chiunque lo vorrà, significa valorizzare un'eredità artistica ma anche un'idea di comunità". Curiosità per la regia dell'artista italo inglese Vanessa Beecroft : "Ho voluto creare un equilibrio tra l'immagine che è quasi statica, la musica e il testo - anticipa in una pausa delle prove - perché tutto avesse una armonia, niente occultasse l'altro. Sono onorata di poter realizzare quest'opera in una città e in un teatro che sento familiari. Il motivo per cui ho accettato? E' stato il soggetto, in particolare la 'scissione' di Partenope celeste e terrestre, che io ho ulteriormente scisso dividendo lo spazio scenico in due: la femminilità e quindi la sensualità, e la Partenope più aleatoria, spirituale". Come la ha immaginata? "Come una comunità di figure, non una sirena sola ma tante. Perché Napoli nasce da un'energia collettiva! Non ho voluto fare teatro d'azione, ma creare un'installazione vivente. Figure femminili che emergono e scompaiono, memorie della città. Partenope per me è un corpo che si moltiplica, una presenza che non appartiene né al passato né al presente. Ho cercato di restituire il suo mito come un'immagine che respira". Emozionati anche i librettisti. "Ricordo la telefonata a casa Morricone, poi l'incontro e lui che lesse il libretto per un quarto d'ora e ci disse 'sì, la faccio'. Tre mesi per la partitura, poi non è accaduto più nulla per 30 anni" dice Guido Barbieri. E' stata Anna Leonardi, direttrice editoriale di SZ Sugar a scoprire l'opera nel catalogo. "Sono felice che la messa in scena si realizzi in questa occasione e nel luogo che Ennio desiderava - sottolinea Sandro Cappelletto - Partenope è sintesi delle diverse poetiche di Morricone. Diceva che si è liberi solo quando si scrive musica assoluta, e Partenope lo è". Nel cast Francesco Demuro , Désirée Giove, voce narrante Mimmo Borrelli. Beecroft cura anche l'intero progetto visivo con Daniela Ciancio (costumi) e Danilo Rubeca. Riccardo Frizza guida Orchestra e Coro del Lirico in quella che è praticamente una seconda apertura di stagione per il neo sovrintendente Macciardi dopo la Medea di Cherubini firmata Martone. Intanto le celebrazioni continuano: "Abbiamo in mente di festeggiare il 2501 e il 2502 e di unire questo compleanno agli importanti appuntamenti del 2026 e nel 2027" ha anticipato l'assessore al Turismo del Comune Teresa Armato.

R.Lee--AT