Arizona Tribune - I canti del mare, a Roma EtnoMuSa Orchestra e Tony Esposito

I canti del mare, a Roma EtnoMuSa Orchestra e Tony Esposito
I canti del mare, a Roma EtnoMuSa Orchestra e Tony Esposito

I canti del mare, a Roma EtnoMuSa Orchestra e Tony Esposito

Alla Sapienza 9 dicembre per Istituzione Universitaria Concerti

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Canti del mare con la EtnoMuSa Orchestra diretta da Francesco Berrafato e il percussionista Tony Esposito come ospite speciale. È la serata in programma il 9 dicembre nell'Aula Magna della Sapienza con cui l'Istituzione Universitaria dei Concerti chiude la sezione jazz della sua stagione. EtnoMuSa, unica orchestra universitaria in Europa di musica di tradizione orale, sociale ed etnica, con questo progetto esplora i canti di tradizione orale legati all'esperienza diretta del mare: canti delle tonnare calabresi, della tradizione piratesca Bretone ed Irlandese, musiche provenienti dal Brasile, canti dei raccoglitori del sale siciliani e dei pescatori veneziani. Il repertorio prevede una prima esecuzione assoluta: Lu mari è lia, raccolto dall'etnomusicologo e compositore Virgilio Savona, tra i componenti del mitico Quartetto Cetra, e messo in musica dall'orchestra. La compagine è stata fondata nel 2013 da Letizia Aprile e dal 2023 è diretta da Francesco Berrafato, organettista impegnato nella ricerca e nello studio della musica di tradizione orale e nell'esplorazione dei punti di contatto con altri generi musicali come la musica classica e la musica elettronica. L'orchestra è parte del più ampio progetto di MuSa Sapienza, ossia Musica Sapienza, che accoglie altre tre orchestre (MuSa Classica, MuSa Jazz, Musa Blues). I membri di EtnoMuSa sono studenti, studentesse e personale dell'Università Sapienza di Roma e provengono da varie parti del mondo: Nicaragua, Spagna, Egitto, Turchia, Iran e portano dai loro paesi le proprie musiche tradizionali. Tony Esposito è il percussionista italiano più conosciuto nel mondo. Ha amalgamato la sua cultura mediterranea, quella africana, con le esperienze jazz/rock in una attività di sperimentazione che lo ha condotto anche alla creazione di originali strumenti musicali. Ha contribuito al sound ritmico di tanti artisti e con Pino Daniele, Tullio De Piscopo e James Senese è stato uno degli esponenti di spicco del Neapolitan Power, il fermento che dalla fine degli anni Settanta ha animato la scena musicale fondendo tradizione, jazz, blues e sonorità etniche.

A.O.Scott--AT