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Arriva in sala Anora, una Palma d'oro tutta da ridere
Baker racconta la storia di una sex worker e di oligarchi russi
C'è una regola non scritta nei festival internazionali come Cannes, Venezia e Berlino: film che fa ridere non vince. Una cosa che sposa in pieno l'idea, piuttosto comune, secondo cui c'è più arte nel dramma che nella commedia. Anora di Sean Baker smentisce tutto questo. In corsa al Festival di Cannes 2024 insieme a film come Megalopolis di Francis Ford Coppola, Parthenope di Paolo Sorrentino e Limonov - The Ballad di Kirill Serebrennikov, ha vinto la Palma d'oro con buona pace di tutti. Ma Anora, in sala dal 7 novembre con Universal Pictures, rappresenta anche il successo del cinema indipendente americano e di un regista relativamente giovane, 53 anni, che ha anche sceneggiato, co-prodotto e montato il film ed è autore di quell'opera straordinaria che è Red Rocket. E se il protagonista allora era Mikey Saber, ex pornostar superdotato che decide di tornare nella città natale di Texas City, qui sempre di sesso si tratta, con la storia di una spogliarellista di 23 anni che vive a Brighton Beach, un quartiere di lingua russa a Brooklyn. Chi è mai Anora (Mikey Madison)? È una volenterosa sex worker di Brooklyn, che si ritrova, da un giorno all'altro, un cliente giovanissimo e ricchissimo: Yvan (il bravissimo Mark Eidelstein), un ragazzo filiforme e totalmente 'schizzato' tra musica, coca ed alcool. Niente farebbe pensare che sia così ricco, ma quando la giovane escort entra nella sua casa su tre piani con piscina e palestra scopre che è davvero ultramiliardario. La loro storia continua per un po' come un rapporto sessual-commerciale, (Yvan offre ad Ani 15.000 dollari per una settimana di compagnia), ma poi il ragazzo si innamora o meglio si incapriccia di Anora e la sposa a Las Vegas. E qui entrano in scena i russi che, con la loro particolare cadenza, sono sempre stati al cinema un volano di comicità. La ragazza poco a poco scopre che la vita quotidiana di questo adolescente è quella del figlio ultra-viziato di un oligarca russo, un ragazzino che pratica sistematicamente saturnali tra alcolici e droga.
R.Lee--AT
