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Tanto stile in 40 delle 99 variazioni di Queneau a Trieste
Divertente e intelligente gioco a per'Esercizi di stile'
(di Francesco De Filippo) Una versione "tattile" con giocosa salacità fino a letteralmente toccare il pubblico e una poetica con tono carducciano; una versione contadina, da dialetto di campagna, e una ellenistica di colta matrice greca. Sono solo alcune delle 40 variazioni di una stessa, insignificante, vicenda, che si alternano con ritmo incalzante nello spettacolo "Esercizi di stile" di Emanuela Pistone (anche regista) Francesco Foti e Agostino Zumbo. Nella piccolo palcoscenico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia completamente bianco e spoglio, i tre attori ripercorrono (parzialmente: 40 delle 99 versioni originarie) l'opera di Raymond Queneau (Exercices de style) secondo la versione italiana di Umberto Eco. La vicenda è insignificante, appunto: un giovane con cappello sale su un bus affollato della linea S, litiga con un altro passeggero che a suo dire lo spinge, poi va a sedersi in un posto libero; lo si rincontra due ore dopo davanti alla Gare Saint-Lazare mentre con un amico discute del fatto che bisognerebbe spostare un bottone del soprabito. Questi due episodi vengono modulati in variazioni diversissime tra loro con giochi di lingue, di dialetti, di intonazioni che esasperano le parole, torcono i significati, impegnano i corpi in posture che devono adeguarsi ai vari profili e situazioni in contesti che di volta in volta sono divertenti, colti, volgari a seconda della declinazione scelta. Dalla religiosità della versione "latino maccheronico" a quella onomatopeica. Dunque, abili e poliedrici Pistone, Foti e Zumbo, in scena da ieri a domenica 9 novembre alla Sala Bartoli. Uno spettacolo che, per l'asciuttezza della scenografia e della trama, fonda tutto sull'intelligenza della regia e la bravura dei tre protagonisti, camaleontici e versatili. Le spettacolo è preceduto da una raffinata proiezione animata dove le lettere delle parole delle singole versioni si confondono e vivificano impersonificando il loro stesso significato. "Exercices de style" fu un testo precursore del movimento letterario francese degli anni '60 OiLiPo (Ouvroir de littérature potentielle - Laboratorio di letteratura Potenziale) che raggruppava matematici, letterati e appassionati, che si divertivano a giocare con la struttura dei testi per esplorare il "potenziale" del linguaggio.
W.Moreno--AT