-
Manovra: Fondo Sviluppo e Coesione tagliato di 300 milioni per il 2026
-
Il dipartimento di Giustizia ripubblica 119 pagine dei file Epstein senza omissis
-
'Gli errori che lasciano irrisolto l'assassinio di Olof Palme'
-
Sfogo dell'azzurra Adhu Malual, insulti razzisti dai miei tifosi
-
Torino: Baroni "gara convincente, dobbiamo tenere questo livello
-
Ft, 'sull'uso degli asset russi Macron ha tradito Merz al vertice Ue'
-
Messico, 66% dei migranti rinuncia agli Usa e sceglie di restare
-
Media, gli Usa intercettano un'altra petroliera al largo del Venezuela
-
A Saipem contratto in Qatar da 3,1 miliardi di dollari
-
Serie A: Sassuolo-Torino 0-1
-
Biathlon: Giacomel vince la mass start di Le Gran Bornard
-
Dopo 400 anni, le poste danesi non consegneranno più lettere
-
Cagliari: Pisacane "peccato, abbiamo già perso 4 punti in casa"
-
Conte 'studiamo il Bologna, Italiano come me vuole sempre migliorare'
-
Supercoppa: Conte 'finale dà stimoli, ma si ricorda solo chi vince'
-
Juve: lesione muscolare per Rugani, torna nel 2026
-
Calcio: Gilardino, per il Pisa un punto su un campo difficile
-
Supercoppa: Italiano 'col Napoli è storica, giochiamo per la gente"
-
Funk, Bloor, Caccamo e Mele, 'Rising Star' a Capri
-
Cdm: l'austriaco Schwarz vince il gigante in Alta Badia
-
Cagliari e Pisa si dividono la posta
-
Sci: Goggia "vincere è ciò a cui ambisco, mi sono riscattata"
-
Fonti Eliseo, 'ora di nuovo utile tornare a parlare con Putin'
-
Sci: Goggia vince il SuperG in Val d'Isere
-
Peskov, 'Putin pronto al dialogo con Macron'
-
Cdm: gigante Badia, in testa Schwarz e azzurro Vinatzer 15/o
-
Al cinema a Natale nel segno di Zalone e di Avatar
-
Nba: a Denver Durant sposta gli equilibri a favore di Houston
-
Mosca, 'ipotesi trilaterale con Usa e Ucraina non in considerazione'
-
Spalletti, 'Roma forte, nel secondo tempo Juve molto bene'
-
Roma: Gasperini 'ci manca uno scalino, il mercato è un'opportunità'
-
Premier: il Manchester City corre ma l'Arsenal resiste in testa
-
Dmitriev, 'costruttivi i colloqui a Miami con Witkoff e Kushner'
-
Mbappè come CR7, 59 gol in un anno solare col Real Madrid
-
Serie A: Juventus-Roma 2-1
-
Sarri "arbitri? Situazione chiara ma se parlo mi squalificano'
-
Sarri deluso: "La Lazio ha fatto poco per vincere"
-
Nicola: "Non era semplice giocare una partita così a Roma"
-
Serie A: Lazio-Cremonese 0-0
-
Sovrintendente San Carlo, 'il concerto al Senato è un motivo di orgoglio'
-
Calcio: Fiorentina, Paratici in pole come responsabile area tecnica
-
Via libera della commissione Bilancio alla manovra
-
Milano Cortina: allarme Fis per la neve artificiale, Livigno replica "non mancherà"
-
Sanremo, prorogata fino al 2 gennaio mostra sul Festival "in bianco e nero"
-
Ok emendamento governo, risorse a imprese e stretta su anticipo vecchiaia
-
Capri Hollywood 30 nel mito di Ennio Morricone
-
Dal 2028 la Coppa d'Africa ogni quattro anni anziché ogni due
-
Oleotto, con Ultimo schiaffo un Natale da dark comedy
-
Applausi per Bohème Belle Époque con regia Fourny al Pergolesi di Jesi
-
Zelensky, Washington ha proposto incontro Usa-Russia-Ucraina a Miami
'La nostra vita nomade per portare film nei deserti'
Davide, Francesca e le figlie sul camion-casa-schermo itinerante
È una vita nomade, scelta per portare il cinema nei luoghi più isolati del mondo, quella di David Bortot e Francesca Truzzi, due giovani veneti che con le loro figlie, ed un camion-casa-schermo itinerante, raggiungono i villaggi della Mongolia, così come i campi profughi in Grecia per proiettare i capolavori della settima arte, lì dove nessuno li ha mai visti. Un 'cinema sotto le stelle' che, all'inizio - raccontano Davide e Francesca in un servizio del 'Corriere del Veneto' - era solo un'idea (qualche serata o poco più di proiezioni all'aperto), nata dalla loro passione per il cinematografo. Poi è divenuto un progetto di vita. Nomade, ma affascinante, come un racconto felliniano. La prima uscita nel 2009, un viaggio sul camion con maxi-schermo fino in Mali, volontari per la Ong Bambini nel Deserto. Poi è stata la volta di Timbuctu, e da allora non si sono più fermati. Il 'Cinéma du Désert', questo il nome del progetto, è divenuto anche una mostra, nella quale Davide, Francesca, le loro bimbe Zaira Sahara e Leila Jargal, la gatta Mei e il cane Op, sono stati raccontati dalla fotografa Fiorella Baldisserri, i cui scatti li hanno seguiti giorno dopo giorno. Le foto di Baldisserri dedicate al 'Cinéma du Désert' sono esposte in questo periodo al 'Monfest' di Casale Monferrato (fino al 4 maggio). Le bambine, una alle elementari, l'altra alla scuola d'infanzia, seguono il programma scolastico attraverso una chat con le maestre, che hanno dato alla famiglia una grande disponibilità. "Una specie di didattica a distanza - spiega papà Davide -. Le nostre figlie sono nate in movimento. L'aspetto dell'avventura e della casa su ruote fa parte della loro vita: ogni giorno aprono la porta del camion-casa e si trovano di fronte una nuova avventura. Il viaggio e l'incontro con le altre persone sono la prima scuola". Quando non è in giro per i deserti e le lande isolate del mondo, la famiglia del cinema vive in un camion trasformato in casa a Mutonia, comunità di artiste e artisti, dediti al recupero e al riuso, a Santarcangelo di Romagna. La famiglia Truzzi-Bortot in queste settimane è in Marocco, dovrebbe rientrare in Italia a maggio. Se per due adulti una vita itinerante è una scelta ponderata, difficile immaginare invece due bambine, nell'era della tecnologia e dei rapporti via social, 'sganciate' da tablet, cellulari, e tv. "Sono cresciute senza particolari mezzi tecnologici - spiega Francesca - a contatto con la natura, le persone, le esperienze. Non sono una talebana della tecnologia. Non abbiamo tv né tablet, però lascio usare loro il cellulare per fare foto, oppure capita che guardano cartoni animati sul computer insieme ad amici. Ma i passatempi di solito sono giochi, libri e tanta fantasia".
H.Gonzales--AT
