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Jack Quaid è Mr. Morfina, eroe senza dolore
Il film d'azione 'gore' al cinema il 27 marzo con Eagle Pictures
(di Lucia Magi) La prima volta che Jack Quaid si è visto, in uno dei manifesti di Mr.Morfina che tappezzano Los Angeles in questi giorni, era in macchina. È tornato durante la sua corsa serale e si è fatto fare una foto da un passante: "Insomma, un cartellone con la tua faccia appeso sul Sunset Boulevard… Se non è un sogno che si avvera questo!", ha raccontato a Jimmy Kimmel. L'attore 32enne, figlio delle icone Dennis Quaid e Meg Ryan, sembra genuinamente stranito dai riflettori puntati addosso. Eppure, dopo aver interpretato per quattro stagioni uno dei ragazzi che combattono i supereroi malvagi della serie Prime Video 'The Boys', è diventato grande abbastanza da guidare due lungometraggi appena usciti negli Stati Uniti. Il primo è 'Companion', un thriller di fantascienza scritto e diretto da Drew Hancock, che ha incassato 35 milioni di dollari a febbraio; il secondo è 'Novocaine', un film d'azione a tinte gore, che Eagle Pictures porta nelle sale italiane il 27 marzo con il titolo di 'Mr.Morfina'. "È stato uno dei lavori più difficili che abbia mai fatto. Divertente da girare, ma incredibilmente impegnativo dal punto di vista fisico. Penso di avere una corporatura piuttosto improbabile per un eroe d'azione", ha confidato l'attore a Hollywood Reporter. Nel film, scritto da Lars Jacobson e diretto da Dan Berk e Robert Olsen, Quaid interpreta Nate Caine, un uomo che, a causa di una rara malattia genetica, è incapace di sentire dolore. Da qui viene il gioco di parole del titolo inglese tra il cognome del personaggio e il comune anestetico. "Il sistema nervoso non ti permette di percepire il male fisico. Molte persone con questa condizione non superano i 25 anni. Devono frullare i pasti e berli con una cannuccia per evitare di mordersi la lingua senza accorgersene", spiega Quaid. È proprio ciò che fa Nate, che mette il ghiaccio nel caffè per non scottarsi o copre gli spigoli con delle palline da tennis per evitare ematomi. Il fatto di non avvertire dolore non rende meno pericolosi gli incidenti. Anzi, fa di Nate una persona senza protezioni: "Ho passato la mia infanzia in ospedale", dice nel film. Da adulto, vive in una bolla: abitudinario, solitario, lavora ma evita i colleghi, ha come unico amico un compagno di videogiochi che non ha mai incontrato di persona. Il giorno in cui la donna dei suoi sogni (Amber Midthunder) viene rapita, la malattia diventa l'arma segreta per salvarla. La disabilità diventa il suo superpotere, come suggerisce il podcast di auto-aiuto che Nate ascolta mentre è intrappolato nel traffico di San Diego. La trasformazione da 'sfigato' a eroe senza paura si misura dal numero crescente di ustioni, ferite, ossa rotte ed ematomi creati ad arte dal reparto trucco sul corpo del protagonista. Il cambiamento di Nate fa virare anche il genere della pellicola, che si apre come una buona commedia, poi diventa un thriller, poi un film d'azione con scene e toni sempre più gore. Le risse senza esclusioni di colpi e le situazioni al limite della tortura, alla fine, fanno assomigliare Mr. Morfina a un grande videogioco, in cui il personaggio si ammacca ma non si spezza. "La sfida più interessante dal punto di vista della recitazione è stata frenare l'istinto a reagire quando ricevevo i colpi - ha detto Quaid al Jimmy Kimmel Live! - Ora sto girando l'ultima stagione di The Boys e devo ricordarmi di recitare il dolore. Gli stuntman non fanno che ripetermi: 'Ehi, ragazzo, fai finta che ti abbia fatto male!'".
P.Hernandez--AT
