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Giudice LA, 'Disney non ha copiato 'Oceania''
Respinta denuncia dell'autore di storia simile al film del 2016
(di Lucia Magi) Disney si scrolla di dosso l'accusa di aver plagiato uno dei suoi classici moderni: Oceania. Un tribunale di Los Angeles ha respinto lunedì la richiesta di un uomo che sosteneva che il film si basasse su una sua sceneggiatura sull'avventura di un giovane surfista alle Hawaii. Dopo appena due ore e mezzo di camera di consiglio, la giuria ha deliberato che i creatori del popolare cartone - che incassò 700 milioni di dollari nel 2016 - non hanno avuto alcun accesso agli schizzi e al copione 'Bucky the Surfer Boy' firmati da Buck Woodall, che nel 2020 ha intentato la causa contro il colosso dell'animazione. Lo scrittore aveva condiviso il suo lavoro con una parente acquisita, tale Jenny Marchick, diversi anni prima che la casa di Topolino portasse al cinema la storia della ragazzina polinesiana che salpa per l'Oceano contro il volere paterno. La donna lavorava per una società esterna che aveva però sede nel campus della Disney a Burbank. Per questo lo sceneggiatore aveva pensato di passare a lei il materiale, nella speranza che arrivasse su qualche scrivania importante. Cosa che non è mai successa secondo Marchick, ora responsabile dello sviluppo di lungometraggi alla DreamWorks Animation, come ha testimoniato durante le due settimane di processo. Cosa che invece deve essere accaduta secondo l'accusa, vista la "lunga serie di elementi identici tra le due storie", ha detto l'avvocato Gustavo Lage nell'arringa finale. Woodall aveva steso una prima versione nel 2004, poi rimaneggiata fino al 2011. Nell'ultima copia fatta avere a Marchick, il ragazzino protagonista, in vacanza alle Hawaii con i suoi genitori, fa amicizia con un gruppo di giovani nativi e parte per una missione, che include un viaggio nel tempo verso le antiche isole e interazioni con semidei, per salvare un sito sacro da un costruttore. "Non c'è Vaiana senza Bucky", ha chiuso Lage. L'avvocato difensore Moez Kaba ha detto invece che 'Oceania' è stato il "risultato più importante" della carriera quarantennale di John Musker e Ron Clements, gli sceneggiatori e registi dietro 'La sirenetta' del 1989, 'Aladdin' del 1992, 'Hercules' del 1997 e 'La principessa e il ranocchio' del 2009. "I presunti punti di contatto, come animali e semidivinità che aiutano l'eroe, sono mutuati piuttosto da questi precedenti lavori", ha sostenuto Kaba. La denuncia contro Oceania è arrivata troppo tardi per chiedere percentuali sugli incassi di botteghino, ma aveva pretese sui proventi della vendita di Dvd e Blu-ray. A gennaio, Woodall ha intentato un'altra causa contro Oceania 2. Questa sì, può rifarsi sul miliardo di dollari raccolto dal film nelle sale di mezzo mondo e chiede un risarcimento di 10 milioni di dollari. Il caso non è ancora arrivato in aula, ma la decisione di ieri non è di buon auspicio per il sedicente ispiratore della saga.
M.O.Allen--AT