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In sala la storia vera di un'eroina ai tempi della Gestapo
È 'Berlino, Estate 42' con una straordinaria Liv Lisa Fries
Che i tedeschi abbiano davvero fatto pace con la storia lo dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, questo 'Berlino, Estate '42' (From Hilde with Love) a firma di Andreas Dresen (Grill Point, Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush), che dopo essere stato in concorso alla 74/ma Berlinale arriva in sala con Teodora dal 20 marzo. Un film che non solo racconta la storia vera di un'eroina come Hilde Rake (interpretata da una straordinaria Liv Lisa Fries), antifascista tedesca messa a morte nel 1943, ma anche un dramma in cui la solidarietà al femminile tocca anche il cuore di chi sta dall'altra parte della barricata, come nel caso di Anneliese Kühn (Lisa Wagner), una carceriera rigida nell'atteggiamento, ma piena di cuore. 'La Berlino, Estate 42' racconta la storia di due appartenenti alla Rote Kapelle (nome dato dalla Gestapo alle reti di spionaggio a favore dell'Unione Sovietica), ovvero Hilde e Hans Coppi, che si innamorano prima che le loro vite vengano distrutte dal nazismo. Quando i due vengono catturati dalla Gestapo e Hilde, incinta di otto mesi, viene imprigionata inizia per lei e per chi guarda il film il più doloroso degli inferni. Un vero orrore prima la sua prigionia, poi il parto avvenuto in carcere, l'addio inevitabile che deve dare al figlio e all'amata madre quando dovrà subire la più sbrigativa e terribile delle esecuzioni (una scena davvero insostenibile). Tra i meriti di Dresen quello appunto di aver messo in scena una storia finalmente realistica dove almeno alcuni dei nazisti non rientrano necessariamente nella categoria degli spietati. "Ho cercato di evitare i cliché. La guardiana del carcere e altri personaggi non sono dei nazisti puri e duri, ma sono solo delle persone che si sono adattate a obbedire al sistema e che potrebbero vivere anche oggi. Non ho insomma voluto storicizzare, ma casomai de-storicizzare".
M.Robinson--AT
