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No alla pubblicità nello spazio, l'appello degli astronomi
A rischio il cielo stellato, allerta per test di aziende russe
Gli astronomi americani fanno appello alla comunità internazionale affinché venga vietata la pubblicità nello spazio, perché la proiezione nel cielo di loghi e slogan luminosi visibili a occhio nudo dalla Terra potrebbe compromettere irrimediabilmente le osservazioni astronomiche. A preoccupare sono soprattutto i progetti di alcune società russe che hanno già iniziato a testare le prime tecnologie, come emerso al Meeting dell'American Astronomical Society a National Harbor, nel Maryland. L'organizzazione degli astronomi statunitensi ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che chiede di vietare la "pubblicità spaziale invadente" a livello internazionale. Negli Stati Uniti, infatti, esiste già una legge federale che vieta la concessione di licenze di lancio per missioni che trasportano carichi utili per questo genere di pubblicità, ma il timore è che aziende di altri Paesi possano tentare l'impresa. C'è per esempio la società russa Avant Space, che lo scorso aprile ha lanciato un cubesat per testare le tecnologie necessarie a una futura costellazione di satelliti pubblicitari, capaci di usare i laser in orbita per disegnare loghi o altre immagini su richiesta degli inserzionisti. Sembrerebbero invece sfumati i progetti di un'altra azienda russa, StartRocket, che nel 2019 aveva annunciato di aver stipulato un contratto con la sussidiaria russa di PepsiCo per promuovere una bevanda mediante una flotta di piccoli satelliti che avrebbero formato il logo riflettendo la luce del sole. L'Aas, nella sua dichiarazione, chiede un divieto globale sulla pubblicità spaziale invadente "mediante un'appropriata convenzione, un trattato o una legge internazionale" ed esorta la delegazione statunitense a sostenere tale divieto presso il Comitato delle Nazioni Unite per l'uso pacifico dello spazio extra-atmosferico (Copuos).
Ch.P.Lewis--AT