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Manifiesto di Jara tra le migliori canzoni di protesta di sempre
Per la rivista Rolling Stones 'vivrà eternamente come simbolo'
L'emblematica canzone "Manifiesto", del cantautore cileno Victor Jara, assassinato il 16 settembre 1973, è stata scelta tra le 100 migliori canzoni di protesta di tutti i tempi dala rivista statunitense Rolling Stone. "Leader del movimento della nuova canzone cilena, il cantautore e attivista ha mescolato idee socialiste e osservazioni personali, rendendolo una voce per il sottoproletariato del Paese e una sensazione folk in tutto il mondo", ha scritto la rivista, che ha classificato la canzone al 52/O posto della classifica, inserendo Jara insieme a nomi del calibro di Nina Simone, Bob Dylan e Aretha Franklin. Victor Jara è diventato un simbolo contro la dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990), dopo essere stato arrestato, selvaggiamente torturato e ucciso con 44 colpi di pistola appena tre giorni dopo il colpo di Stato del 1973. Solo nel 2023 la giustizia ha emesso sentenze contro sette ex membri dell'esercito implicati nel crimine: sapendo che era un musicista, i soldati gli tagliarono le dita delle mani, lo lasciarono morire dissanguato e poi gli spararono. Il suo corpo presentava 56 fratture ossee. "Manifiesto" è stato pubblicato postumo. "La canzone è stata una delle ultime scritte da Jara prima del suo arresto e del suo omicidio e vivrà per sempre come simbolo della capacità della musica di illuminare, elevare e sfidare", scrive Rolling Stone.
E.Flores--AT